Restauro scientifico della facciata settecentesca di Palazzo Agliati, straordinario bene storico-artistico considerato una delle più importanti testimonianze del tardo barocco a Reggio Emilia.

Al fine di valorizzare l’edificio e contribuire al decoro della città, nel 2015 è stata intrapresa un’opera di restauro scientifico della facciata settecentesca di Palazzo Agliati, straordinario bene storico-artistico considerato una delle più importanti testimonianze del tardo barocco a Reggio Emilia.

La facciata di Palazzo Agliati, così come lo vediamo oggi, è stata progettata prendendo a riferimento alcune movenze delle facciate delle vicine chiese “del Cristo” e di Sant’Agostino, progettate rispettivamente da Cattani e da Torreggiani. Questi riferimenti si ritrovano nelle modanature, nelle decorazioni, nella balaustra, nei risvolti plastici in cocciopesto realizzati in opera e negli ordini in stile tardo barocco e rococò del palazzo; mentre il colore dominante, come avveniva principalmente nelle facciate di edifici sacri, è il verde chiaro, il color aria, tipico della Reggio del periodo.

Un approfondito studio storico preliminare corredato di ricerche d’archivio e saggi stratigrafici unito alla riscoperta delle tecniche pittoriche storiche emiliane, ha orientato tutte le scelte progettuali restituendo alla facciata i colori caratteristici dell’epoca, come il cosiddetto “colore aria”, il verde brentonico e tinte color avorio.

Il restauro, condotto sotto la supervisione della Soprintendenza di Bologna ed eseguito da maestranze specializzate, è stato realizzato utilizzando i materiali tipici dell’edilizia storica reggiana: cocciopesto, terre colorate, intonaco a calce con una piccola percentuale di olio di lino cotto.

Il progetto
Restauro scientifico

Luogo
Reggio Emilia

Anno di realizzazione
2015